Dal 1936 facilitano i rapporti commerciali nel campo degli import ed export e oggi sono “semplicemente” l’ABC del commercio internazionale: sì, stiamo parlando proprio di loro, gli Incoterms.
Ma cosa sono gli incoterms e, soprattutto, a cosa servono?
Si tratta di clausole che svolgono un ruolo indispensabile nella precisa e corretta, ma anche semplificata, definizione delle responsabilità e degli obblighi tra acquirente e venditore, durante il trasporto di merci.
Nonostante la loro importanza, sono in molti a confonderne ancora la natura, motivo per cui il tuo partner di fiducia Punto System ha deciso di fornirti una pratica e rapida guida!
Incoterms: cosa sono e perché sono stati introdotti
Gli Incoterms®, acronimo di International Commercial Terms, sono una serie di norme stilate dalla Camera di Commercio Internazionale, o ICC, che stabiliscono nel dettaglio i diritti e gli obblighi di venditori e acquirenti nelle transazioni commerciali internazionali in riferimento alla spedizione e consegna della merce. Questi termini standardizzati, da come si può evincere, forniscono una base comune facilitata per interpretare correttamente i contratti di vendita. Si rendono indispensabili, quindi, per ridurre il rischio di ambiguità e di eventuali controversie.
Probabilmente lo scopo ti è già chiaro, ma quello degli Incoterms è un mondo piuttosto vasto. Niente paura: c’è Punto System con te.
Incoterms: sicuro di conoscere tutti i gruppi?
Quando si parla di Incoterms non è raro che la prima parola che venga in mente è “AIUTO”.
E noi lo capiamo benissimo: tu chiami e Punto System risponde.
Ecco perché prima di approfondire gli 11 Incoterms stabiliti dalla Camera di Commercio Internazionale, è bene puntualizzare che i suddetti si suddividono principalmente in 4 macro gruppi: E, F, C, D.
Gruppo E
Il gruppo E degli Incoterms è caratterizzato dal principio di minima obbligatorietà per il venditore. Dunque il venditore rende la merce disponibile presso il proprio stabilimento o in un luogo convenuto, ma non si occupa del carico o di altri aspetti logistici. Contiene una sola resa: Ex Works.
Gruppo F
Il gruppo F stabilisce che il trasporto principale sia a carico del compratore. Include due rese: Free Carrier e Free Alongside Ship.
Gruppo C
Nel gruppo C, invece, il venditore deve pagare il trasporto della merce fino ad una destinazione concordata, ma non si assume i rischi di perdita o danneggiamento della merce, che invece spettano all’acquirente. Le rese disponibili sono 3: Cost and Freight, Cost, Insurance and Freight e Carriage Paid To.
Gruppo D
Infine abbiamo il gruppo D, il quale prevede che il venditore copra sia i costi che i rischi necessari per portare la merce fino a destinazione. Questo gruppo include 4 Incoterms: quattro rese: Delivered at Place, Delivered at Place Unloaded, Delivered Duty Paid, Delivered Ex Quay.
Incoterms, cosa sono e quali sono: ecco tutte le 11 clausole
Ora che hai capito quali sono e come si suddividono i gruppi di queste clausole, non ti resta che entrare nel dettaglio.
Con questa guida non potrai più sbagliarti!
Gli Incoterms, ad oggi, risultano essere 11 e come visto sono ripartiti all’interno dei 4 gruppi appena citati. Vediamoli insieme, uno ad uno.
EXW (Ex Works)
Il termine EXW rappresenta l’unico Incoterm facente parte del gruppo E. Si tratta dell’opzione con il minor grado di responsabilità per il venditore. Con questa clausola, il venditore deve solo rendere la merce disponibile nel proprio stabilimento. L’acquirente si assume tutti i costi e i rischi del trasporto, dalla fabbrica del venditore fino alla destinazione finale.
FCA (Free Carrier)
Entriamo nel gruppo F con la regola FCA, per cui il venditore si impegna a consegnare la merce al trasportatore indicato dall’acquirente, in un luogo convenuto. Il trasferimento dei rischi all’acquirente avviene nel momento in cui il trasportatore prende in carico la merce.
FAS (Free Alongside Ship)
Il termine FAS è usato nel trasporto marittimo. Il venditore è ritenuto responsabile per la consegna della merce accanto alla nave nel porto di imbarco. I rischi si trasferiscono all’acquirente non appena la merce è collocata accanto alla nave.
FOB (Free On Board)
Anche l’Incoterm FOB si applica al trasporto nel settore marittimo. Il venditore deve caricare la merce a bordo della nave nel porto di spedizione e i rischi si trasferiscono all’acquirente quando la merce supera la murata della nave.
ATTENZIONE: nonostante la clausola FOB suggerisca che il compratore si assuma le spese per il caricamento della merce a bordo della nave, è comune che spesso tali costi siano invece a carico del venditore. In questi casi si è soliti aggiungere alla sigla FOB la dicitura “stowed”. Quest’ultima indica che il venditore si assume non solo le spese di messa a bordo, ma anche quelle relative allo stivaggio della merce.
CFR (Cost and Freight)
Questa clausola obbliga il venditore a coprire i costi necessari per portare la merce al porto di destinazione designato. Una volta caricata la merce a bordo, il rischio passa al compratore.
CIF (Cost, Insurance and Freight)
Analogo al CFR, nonché ulteriore clausola applicabile al trasporto marittimo, ma con l’aggiunta che il venditore deve fornire anche l’assicurazione marittima durante il trasporto. I rischi si trasferiscono comunque all’acquirente al momento del carico della merce sulla nave.
CPT (Carriage Paid To)
CPT prevede che il trasporto della merce sia coperto dal venditore, fino al luogo di destinazione accordato. I rischi si trasferiscono quando la merce è consegnata al primo vettore.
CIP (Carriage and Insurance Paid To)
CIP è simile al CPT, ma il venditore deve inoltre occuparsi dell’assicurazione contro i rischi di perdita o danneggiamento della merce, fino al punto di destinazione concordato.
DAP (Delivered at Place)
Con il gruppo D, scopriamo altre clausole, tra cui DAP. Ciò sta a significare che il venditore consegna la merce pronta per lo scarico, sempre alla destinazione definita dalle parti, coprendo tutti i costi e rischi fino a quel punto, escluso lo sdoganamento.
DPU (Delivered at Place Unloaded)
In base all’Incoterm DPU, novità del 2020, il venditore è responsabile di consegnare la merce al luogo designato dal compratore, pronta per lo scarico dal mezzo di trasporto convenuto. Il rischio di perdita o danneggiamento della merce passa dal venditore al compratore una volta che la merce è stata scaricata nel luogo di destinazione.
DDP (Delivered Duty Paid)
Infine troviamo l’Incoterm DDP, condizione che impone il massimo delle responsabilità al venditore. Tra gli obblighi a cui deve adempiere questa parte, sono inclusi tutti i costi – tra cui dazi doganali ed eventuali tasse – e i rischi fino alla destinazione finale.
Quali modifiche sono state apportate nel 2020?
Per farti comprendere al meglio il ruolo degli Incoterms e quanto sia fondamentale la loro revisione periodica, ti spieghiamo le principali modifiche apportate nel 2020.
Con esse sono stati integrati alcuni cambiamenti significativi, rispetto alla versione precedente datata 2010. Tra questi:
- Variazione del termine DAT in DPU: quello che era precedentemente l’Incoterm DAT (Delivered at Terminal), è stato rinominato in DPU (Delivered at Place Unloaded). Questo cambiamento vuole eliminare scorrette interpretazioni circa l’espressione “terminal”, chiarendo pertanto che la consegna può avvenire in qualsiasi luogo e non solo in un terminale.
- Cambiamenti nella copertura assicurativa per CIF e CIP: i CIF (Cost Insurance and Freight) e CIP (Carriage and Insurance Paid To), sono stati sottoposti ad una miglioria significativa nella copertura assicurativa richiesta. Mentre il CIF continua a richiedere la copertura assicurativa secondo le “Institute Cargo Clauses C” (copertura di base), il CIP ora richiede una copertura assicurativa secondo le “Institute Cargo Clauses A” (copertura all risk), che offre una protezione più ampia e completa.
- Maggiore chiarezza: tra i punti chiave della riforma, assistiamo ad una rivisitazione del layout di ciascun articolo. Questo cambiamento è volto a evitare qualunque genere di confusione e consiste nella seguente impostazione:
- A1/B1: General obligations
- A2/B2: Delivery
- A3/B3: Transfer of risks
- A4/B4: Transport
- A5/B5: Insurance
- A6/B6: Delivery/transport of documents
- A7/B7: Export/import customs clearance
- A8/B8: Verification/Packaging/Marking
- A9/B9: Cost Allocation
- L’importanza della sicurezza dei trasporti: il commercio internazionale è sempre più vivace e ne consegue che, da entrambe le parti di un accordo commerciale, le esigenze si intensifichino. Ed ecco che il tema sicurezza diventa centrale. Le pratiche relative alla sicurezza erano già state affrontate negli articoli A2/B2 e A10/B10, ma nella revisione del 2020 sono state sostenute in modo più completo.
- Più alternative per la clausola FCA: le parti possono decidere che l’acquirente richieda al corriere di emettere una polizza di carico a bordo per conto del venditore, se necessario.
- Trasporto compiuto dall’acquirente o dal venditore: un’altra – e fondamentalmente ultima – novità importante è la possibilità per l’acquirente o il venditore di utilizzare i propri mezzi di trasporto sotto certi Incoterms. Tra questi FCA (Free Carrier), DAP (Delivered at Place), DPU e DDP (Delivered Duty Paid). Ciò riconosce le situazioni in cui gli attori del commercio internazionale possono gestire il trasporto delle merci con i propri mezzi, piuttosto che affidarsi esclusivamente a fornitori terzi.
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